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Per depositare una domanda di brevetto a livello italiano occorre preparare la documentazione corretta con l’aiuto di un esperto.

Qui di seguito trovi elencati gli argomenti principali sulla materia, per aiutarti a fare chiarezza.

  1. Le scelte preliminari
  2. Come depositare una domanda di brevetto italiano
  3. L’anticipata accessibilità al pubblico
  4. La procedura di concessione del brevetto
  5. Il ricorso contro le decisioni dell’Ufficio
  6. Ritiro e limitazione della domanda
  7. Cessione del brevetto
  8. Normativa di riferimento
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Le scelte preliminari

Prima di decidere se depositare un brevetto in Italia leggi questo paragrafo

Prima di depositare un brevetto occorre esaminare a fondo l’invenzione e stabilire quale sia l’aspetto centrale da proteggere e quali potrebbero essere le possibili varianti.

Con una domanda di brevetto si può tutelare una sola invenzione, per cui esaminare le soluzioni alternative è importante per evitare che il brevetto possa essere facilmente bypassato.


È poi importante effettuare una ricerca di novità, per accertarsi che il brevetto sia nuovo. Se non lo avete già fatto vi consigliamo di leggere la sezione Depositare un brevetto che fornisce utili consigli al riguardo.

Quando l’analisi preliminare è stata effettuata con cura e, come sempre si consiglia, con l’aiuto di un consulente esperto in materia, si può procedere con la preparazione ed il deposito della domanda.
Esistono due tipi di domande: la domanda di brevetto per invenzione e la domanda di brevetto per modello di utilità.

Per maggiori informazioni sulla differenza tra brevetto e modello di utilità potete consultare la pagina “Modello di utilità: sai qual è la differenza con il brevetto?”
Dal punto di vista sostanziale la documentazione da preparare è praticamente la stessa: in entrambi i casi dovrà essere predisposta una specifica descrizione con allegati i relativi disegni tecnici.

La domanda di brevetto viene depositata esclusivamente in via telematica attraverso un’apposita piattaforma che richiede l’uso della firma digitale

L’operazione non è semplicissima e si consiglia sempre di rivolgersi ad un esperto della materia.
In alternativa ci si può rivolgere alla Camera di Commercio, che tuttavia non fornisce consulenza, ma si limita a trasmettere per via telematica la domanda di brevetto come predisposta dall’utente. Con tutti gli eventuali errori, le imprecisioni e le omissioni inevitabilmente contenute in una domanda presentata in modalità fai da te.

Il nostro consiglio è come sempre di rivolgersi ad un mandatario brevetti specializzato, o si rischia di depositare un brevetto in modo errato o debole.

Ufficio Brevetti - brevetto italiano
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Come depositare una domanda di brevetto italiano

L’iter per depositare un brevetto italiano

Per capire come brevettare un’invenzione, cioè come depositare la domanda di registrazione brevetto italiano, occorre compilare un apposito modulo online sulla piattaforma prevista dal Ministero.

All’interno del modulo devono essere indicati i dati del richiedente, che diventerà titolare del brevetto, il titolo del brevetto, il nome dell’inventore.

Ai moduli deve essere allegata la Descrizione con le Rivendicazioni, nonché i disegni tecnici.

La Descrizione deve prima di tutto mettere in risalto il problema tecnico che l’invenzione vuole risolvere ed i vantaggi che derivano dall’utilizzo dell’invenzione. Devono poi essere descritte tutte le principali caratteristiche tecnico-costruttive della soluzione proposta aiutandosi con il richiamo alle tavole di disegno. A seconda del tipo di invenzione, andranno poi descritti il funzionamento o il procedimento con cui si arriva ad ottenere uno specifico risultato.

Come registrare un’invenzione in Italia: l’importanza delle rivendicazioni

La parte più importante del brevetto sono le “Rivendicazioni”, destinate a riprodurre, in apposito linguaggio tecnico, gli elementi sui quali si chiede la protezione. Per rendersi conto dell’importanza delle rivendicazioni, è sufficiente considerare che in linea di massima ciò che è descritto ma non rivendicato non è oggetto di protezione.
Le rivendicazioni si intendono formulate “a cascata” nel senso che la prima è quella più importante che racchiude il nucleo centrale dell’invenzione mentre quelle successive sono una sorta di specificazione della prima. Comprendere questi meccanismi è parte dell’esperienza pluriennale di esperti nel settore. Dobbiamo quindi capire che brevettare un’invenzione non è mai un processo lineare, ma riguarda la possibilità di proteggere le dinamiche che sottostanno a quell’invenzione, cioè l’iniezione di novità che comporta all’interno dei processi di creazione di valore.

Anche i disegni tecnici dovranno essere preparati in modo tale da fare capire bene quale è la soluzione inventiva che si vuole proteggere. Pertanto disegni costruttivi troppo dettagliati con misure e particolari irrilevanti sono sconsigliati. 

Per procedere con il deposito si dovranno poi pagare i diritti di segreteria e le tasse che variano in base al tipo di brevetto. Per conoscere le tasse in vigore al momento del deposito della domanda si consiglia di consultare il sito dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.

Predisporre bene la domanda di brevetto è fondamentale tanto quanto analizzare bene l’invenzione prima di depositarla in quanto sulla base di queste scelte preliminari si gioca la possibilità di difendere il brevetto in caso di contraffazione.

Ufficio Brevetti - Il brevetto: deposito del brevetto italiano
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L’anticipata accessibilità al pubblico

La protezione del Brevetto quando inizia?

Nel modulo per il deposito di una domanda di brevetto italiano è presente una casella che consente di scegliere di optare per l’anticipata accessibilità al pubblico, invece di mantenere la domanda segreta.

Per scegliere tra una delle due opzioni è bene tenere presente che, anche se si è protetti fin dal momento del deposito della domanda di brevetto, gli effetti verso i terzi si hanno a decorrere dal momento in cui la domanda viene resa accessibile al pubblico.

Ciò significa che fino a quel momento non si potrà agire in causa di contraffazione verso terzi, perché questi in teoria non sanno dell’esistenza del brevetto, che risulta segreto. Cosa fare dunque se si verifica una contraffazione brevetto?

Normalmente una domanda di brevetto resta segreta per 18 mesi, ma chiedendo l’anticipata accessibilità al pubblico essa diventa pubblica dopo 90 giorni, risolvendo questo tipo di problema. Tuttavia mantenere la domanda segreta più a lungo presenta notevoli vantaggi, perché più tardi la concorrenza potrà leggere il testo della domanda, più tardi potrà organizzarsi di conseguenza.

Inoltre la segretezza della domanda per 18 mesi può consentire l’estensione del brevetto all’estero durante il periodo di segretezza della domanda, anche se il periodo della priorità di 12 mesi è già scaduto. In caso di domanda segreta, se ci si trova di fronte ad una contraffazione, si può agire notificando una copia della domanda di brevetto al contraffattore.

'anticipata accessibilità al pubblico
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La procedura di concessione del brevetto

Qual’è l’iter burocratico di concessione e i costi di mantenimento del brevetto italiano

Una volta depositata la domanda di brevetto, viene rilasciato un numero di domanda ed una data di deposito a decorrere dalla quale inizia l’esame della pratica.

Dal 1 Luglio 2008 le domande di brevetto italiano sono sottoposte ad una ricerca di novità che viene effettuata direttamente dall’Ufficio Europeo Brevetti ed inviata all’UIBM, che a sua volta la comunica al titolare.

La ricerca viene consegnata al titolare entro 9 mesi dalla data di deposito, unitamente ad una comunicazione con la quale viene assegnato un termine (che solitamente è di 21 mesi dalla data di deposito) per potere eventualmente replicare. In questo periodo è possibile rispondere ad eventuali contestazioni o “rivedere” la domanda alla luce di eventuali brevetti ritrovati che possano pregiudicare la concessione del brevetto.

Al riguardo è bene precisare che al testo della domanda non può essere assolutamente aggiunto alcunché, in quanto l’invenzione viene cristallizzata così come descritta al momento del deposito. Tuttavia le rivendicazioni possono essere limitate o chiarite, sempre restando nei limiti di quanto originariamente descritto.

Se dopo questo esame l’UIBM ritiene che il brevetto possa essere accolto, procede alla sua concessione. Una volta che è stato concesso, al brevetto sarà quindi assegnato un numero e una data di concessione ed il titolare dovrà ritirare il relativo attestato.

Anche se sono necessari alcuni mesi prima che la domanda di brevetto italiano venga accolta o respinta dal Ministero, in questo periodo si può attuare l’invenzione ed in molti stati anche venderla o darla in licenza.

 Si può inoltre agire contro un contraffattore anche sulla base della sola domanda di brevetto pubblica: in questo caso è particolarmente consigliato farsi assistere da un avvocato esperto della materia per evitare errori che potrebbero pregiudicarne l’esito.

Il brevetto per invenzione industriale ha una durata di 20 anni che decorrono dalla data di deposito. Ogni anno a partire dal quarto anno devono essere pagate le tasse annuali di mantenimento in vita. Il brevetto per modello di utilità ha una durata di 10 anni, ma allo scadere del primo quinquennio deve essere pagata la tassa di mantenimento in vita per il secondo quinquennio.

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Il ricorso contro le decisioni dell’Ufficio

Cosa fare in caso di respingimento della domanda di brevetto italiano?

Contro i provvedimenti dell’UIBM con i quali l’ufficio respinge, totalmente o parzialmente, una domanda depositata, è possibile presentare ricorso di fronte alla Commissione dei Ricorsi (art. 135 CPI).

La Commissione dei Ricorsi è composta da magistrati e professori nominati con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico. Le sentenze della Commissione possono essere impugnate di fronte alla Corte di Cassazione.

Data la natura del procedimento, è necessario farsi rappresentare da un Avvocato o da un Consulente in Proprietà Industriale, non solo per la particolare difficoltà della materia, ma anche in quanto specificatamente previsto dalla legge.

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Ritiro e limitazione della domanda

Come ritirare o limitare una domanda di brevetto?

In qualsiasi momento tra il deposito della domanda e la concessione brevetto, colui che ha depositato la domanda può sempre ritirarla (e quindi rinunciarvi), oppure limitarla, ad esempio riducendo il numero delle rivendicazioni.

Può essere necessario ritirare o limitare il brevetto, ad esempio, quando sorge un conflitto con un terzo che vanta diritti preesistenti, o quando lo si è mantenuto in stato di segreto e si vuole evitare che venga pubblicato.

Modifiche alla domanda di brevetto possono essere apportate, ma solo entro limiti strettissimi, e mai senza alterare e tanto meno ampliare l’ambito iniziale di tutela. Una modifica non solo consentita ma anzi dovuta è quella relativa al cambiamento di residenza del titolare.

Variazioni anagrafiche, rinunce e limitazioni, devono essere comunicate all’ufficio presentando un’apposita Istanza di Annotazione.


Ufficio Brevetti - brevetto italiano
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Cessione del brevetto

Come cedere un brevetto o la licenza a terzi

Un brevetto, oltre che attuato, può essere ceduto o dato in licenza a terzi.

Con la cessione del brevetto si ha qualcosa di analogo ad una vendita, per cui il brevetto cambia “proprietario”. Con la licenza brevetto invece si ha una sorta di “affitto” attraverso cui si concede l’uso del brevetto a terzi.

I contratti di cessione brevetto sono molto delicati. Occorre infatti avere ampia cognizione del brevetto che si sta vendendo, ma soprattutto acquistando. Se stai pensando di acquistare brevetti in vendita, è sempre opportuno condurre una specifica analisi tecnica per controllare che il brevetto sia in vita, che non ci siano conflitti potenziali o attuali, che non siano stati stipulati accordi di coesistenza e simili. Tutto ciò si ottiene sottoponendo il brevetto ad un’accurata analisi (c.d. due diligence), senza la quale si rischia di trovarsi a comprare una scatola vuota. Altro aspetto rilevante è poi quello del valore del brevetto, cosa non facile senza l’ausilio di un esperto.

La cessione, o licenza, di un brevetto deve essere trascritta all’UIBM attraverso un’apposita istanza di trascrizione. La trascrizione è necessaria per l’efficacia verso terzi e soprattutto a garanzia della parte acquirente o licenziataria.

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Normativa di riferimento

Se vuoi approfondire ecco il link della normativa completa

D. Lgs. 10.02.2005 n. 30 (Codice della Proprietà Industriale)

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