Devo presentare il brevetto di un nuovo strumento che ho inventato. Da un lato non voglio perdere tempo per evitare che qualcun altro lo brevetti prima di me, ma dall’altro ho paura che possa essere migliorato e quindi aggirato. Se lo brevetto ora posso avere i diritti anche su tutti i miglioramenti?

Sono perfettamente comprensibili i timori di chi inventa qualcosa ed ha paura di scoprire di essere stato anticipato per un soffio. Ovviamente è bene procedere con il deposito del brevetto il prima possibile, ma è anche bene avere le idee chiare su cosa si vuole tutelare. Quando l’invenzione, nel suo complesso, è chiara si può tutelarla, ma per comprendere quale sia la portata di questa protezione occorre prendere in considerazione diversi fattori.

Se l’invenzione è fortemente innovativa e si brevetta il concetto tecnico di base, sia esso un meccanismo particolare, o un particolare sistema elettronico, si avrà una protezione molto ampia. In tal caso, coloro che realizzassero dei perfezionamenti, potrebbero ugualmente brevettarli ma per poterli sfruttare, dal punto di vista commerciale, dovrebbero ottenere il consenso del primo inventore che in questo caso potrebbe stare relativamente tranquillo.

Viceversa se l’invenzione ha un carattere solo parzialmente innovativo, nel senso che innova una tecnica esistente solo in alcuni aspetti secondari, la tutela riguarderà questi ultimi e ciò non potrà impedire che altri trovino ulteriori accorgimenti, diversi, che possano migliorarla senza ricadere nell’ambito del primo brevetto. La cosa consigliabile è brevettare la forma che si ritiene la migliore possibile, ma purtroppo capita spesso che, passando dall’idea all’industrializzazione, il progetto iniziale muti e magari occorra fare un nuovo brevetto su questa sua evoluzione.