Abbiamo presentato in fiera un sito internet ed adesso una società concorrente lo ha praticamente copiato. Abbiamo provveduto subito dopo a depositarlo alla SIAE, ma ora che cosa possiamo fare in concreto per fare cessare il plagio?

Premesso che, ovviamente, possono coesistere due siti internet che hanno ad oggetto lo stesso argomento o lo stesso servizio, non essendo possibile vantare un’esclusiva sul tipo di attività che si svolge, il problema principale che si pone è quello di valutare se effettivamente i due siti realizzati, possano esser uno il plagio dell’altro in quanto non esistono parametri oggettivi di riferimento al riguardo. Nel caso di specie, ad esempio, le due home page sono diverse anche se in entrambi è sfruttata l’idea di fare passare una poesia che, comunque, non è la stessa. Viceversa, la struttura interna è in effetti in gran parte ricalcata, pur venendo cambiati alcuni particolari. A questo punto, il fatto che sia stato effettuato un deposito presso la SIAE del materiale pubblicato in internet ha poca importanza in quanto il tutto è avvenuto in data anteriore. Ovviamente ciò non pregiudica gli eventuali diritti d’autore che possono essere vantati, in quanto tali diritti sorgono indipendentemente da qualsiasi deposito. La cosa importante è riuscire a dimostrare, tramite documenti, files o altro, di essere stati i primi ad elaborare quel tipo di sito e successivamente provvedere, tramite un tecnico software, a controllare i codici sorgenti per rinvenire eventuali similitudini. In ogni caso, dato che entrambi svolgete un’attività commerciale in concorrenza, la cosa migliore da fare, sul lato pratico, è quella di instaurare un giudizio nel quale chiedere contemporaneamente la rimozione del materiale contenuto nel sito sia in quanto viola il diritto d’autore sulla grafica e sulla struttura, sia in quanto configura un’ipotesi di concorrenza sleale. È evidente che il caso non è semplice e dovrà essere studiato con cura da un esperto della materia.