Ho realizzato un calendario riprendendo integralmente la struttura di un calendario americano molto originale, ma cambiando la grafica dei numeri ed inserendo foto diverse. Posso stare tranquilla o rischio che mi chiedano i danni.

I calendari, al pari dei cataloghi, pur non essendo espressamente inclusi nell’elenco delle opere protette, elenco che peraltro non è considerato tassativo, si ritengono protetti dalla legge sul diritto d’autore, come confermato più volte in giurisprudenza. Quello che viene tutelato non è soltanto il contenuto del calendario, cioè le fotografie e la particolare grafica, ma anche la struttura d’insieme se presenta una qualche originalità, consistente in una sistemazione ed organizzazione dei dati in base a criteri nuovi e particolari. Nel caso di specie, pertanto, occorre principalmente valutare quanto questo calendario sia “molto originale” perché se davvero lo è, allora non è affatto sufficiente cambiare le fotografie e la grafica dei numeri, giacché la struttura resta comunque e potrebbe pertanto incorrere nella violazione dei diritti d’autore. In questa ipotesi, non solo gli autori del calendario americano possono chiedere al contraffattore un risarcimento danni, ma anche un’inibitoria all’ulteriore produzione nonché il ritiro delle eventuali copie immesse o distribuite sul mercato. Se invece la struttura del calendario è più o meno nota o comunque non ha aspetti di particolare originalità, allora è possibile apportare le modifiche indicate per non incorrere in alcuna violazione. Anzi, in tal caso, sarebbe il secondo autore ad avere dei diritti sul calendario, inteso questa volta non come sola struttura, ma come insieme delle immagini e dei segni che lo compongono.