Quali sono le differenze marchio internazionale e marchio comunitario?

Che differenza c’è tra il marchio internazionale e il marchio comunitario?

La differenza tra le due procedure riguarda soprattutto le diverse formalità che si devono espletare per ottenere il marchio, ma in genere la scelta dipende principalmente dagli stati nei quali siamo interessati ad essere protetti. Con il marchio comunitario si può con un’unica domanda essere protetti in tutti gli stati che fanno parte dell’Unione Europea.

Nel caso di allargamento degli Stati aderenti, i marchi registrati e le domande di marchio già depositate vengono automaticamente estese ai nuovi Paesi (come è avvenuto con l’adesione a partire dal 1° maggio 2004 di Repubblica ceca, Estonia, Cipro, Lettonia, Lituania. Ungheria, Malta, Polonia, Slovenia e Slovacchia). L’ufficio effettua una ricerca per controllare che il marchio che si registra sia nuovo e così fanno tutti gli stati a livello nazionale ad eccezione l’Italia, la Francia e la Germania che non espletano alcun controllo. Tale ricerca di novità continuerà ad essere fatta automaticamente sino al 2008. A partire da tale data, infatti, per la ricerca di novità dovrà essere fatta apposita domanda e pagata la relativa tassa. Se tutto procede regolarmente il marchio viene accolto e vale in tutti gli stati.

Con il marchio internazionale bisogna, invece, scegliere gli stati che interessano e pagare una tassa per ognuno, non viene effettuata la ricerca ed il marchio equivale a tanti marchi nazionali anche se la procedura di concessione è unica. Altra differenza consiste nel fatto che mentre si può depositare fin da subito una domanda di marchio comunitario, per potere depositare un marchio internazionale è indispensabile avere prima già depositato un marchio a livello italiano ovvero a livello comunitario, per cui si dovrà prima effettuare questo deposito e sostenere la relativa spesa.

Il costo dei due marchi, internazionale e comunitario, varia in base al numero delle classi di prodotti che interessano ed al numero degli stati che vengono indicati. Dopo l’introduzione della normativa sul marchio comunitario questo tipo di registrazione è largamente utilizzata e molte imprese proiettate verso l’estero procedono direttamente in questo senso.