Come avviene la registrazione di un logo?

La tutela riguarda anche i siti web?

Registrare il marchio (o logo) del proprio sito web è fortemente consigliato per evitare brutte sorprese.

Gli imitatori sono sempre in agguato e proteggersi in anticipo è la scelta più giusta per non trovarsi a dovere pagare un caro prezzo.

Prima di depositare un marchio occorre scegliere come depositarlo, se verbale o grafico, in quali classi registrarlo e dove registrarlo. È poi importante effettuare una ricerca di novità per accertarsi che il marchio che si è scelto non sia già registrato da altri.

Quando l’analisi preliminare è stata effettuata con cura e, come sempre si consiglia, con l’aiuto di un consulente esperto in materia, si può procedere con il deposito della domanda di registrazione.

La domanda di registrazione avviene esclusivamente in via telematica attraverso un’apposita piattaforma che richiede l’uso della firma digitale.

L’operazione non è semplice.

Per depositare la domanda di registrazione occorre compilare un apposito modulo online in cui devono essere indicati i dati del richiedente, ovvero il titolare del marchio, i dati del marchio e le classi di prodotti o servizio che il marchio vuole rivendicare.
La scelta delle classi deve essere fatta con particolare cura consultando la classificazione di Nizza di riferimento e preoccupandosi di controllare quale sia l’edizione in vigore al momento del deposito della domanda.
Non è più possibile limitarsi ad indicare il numero della classe ma occorrerà elencare in modo dettagliato i prodotti ed i servizi di proprio interesse.

Predisporre bene la domanda di registrazione è importante tanto quanto analizzare bene il segno prima di depositarlo in quanto è da queste scelte preliminari che dipende la possibilità di difendere il marchio in caso di contraffazione.

Una volta depositata la domanda di registrazione si ottiene un numero di domanda ed una data di deposito a decorrere dalla quale inizia l’esame della pratica che si articola in alcune fasi.

Un primo esame formale e tecnico è svolto dall’UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi) che controlla la conformità formale della domanda (artt. 148 e 156 CPI) e l’assenza dei c.d. impedimenti assoluti alla registrazione. Ad esempio un marchio contrario al buon costume può essere respinto direttamente dall’ufficio, così come un marchio offensivo.

Se invece il marchio supera questo esame dell’ufficio, allora viene pubblicato nel Bollettino dei marchi che è a disposizione del pubblico.

Da quel momento ogni eventuale titolare di un marchio anteriore identico o simile o chiunque ritenga che la domanda di marchio viola un suo diritto può presentare opposizione alla registrazione di fronte all’UIBM entro tre mesi dalla data di pubblicazione.

Se viene presentata opposizione si apre un procedimento amministrativo nel corso del quale chi ha presentato la domanda di marchio può difendersi nei confronti di chi si oppone a che il marchio venga concesso. Alla fine del procedimento di opposizione viene emessa una decisione che può comportare la concessione o il rifiuto del marchio.

Se invece nessuno presenta opposizione il marchio viene concesso ed assegnata una data di concessione. Il titolare potrà quindi ritirare il relativo attestato di registrazione.

La pratica di registrazione, come hai potuto vedere, presenta molte difficoltà. Per questo è sempre consigliabile procedere con l’aiuto di un esperto.

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