La tutela del diritto d’autore

Cosa tutela la normativa sul diritto d’autore

L’art. 1 della Legge sul diritto d’autore del 22 aprile 1941 si esprime in questo modo:

Sono protette ai sensi di questa legge  le  opere  dell’ingegno di carattere creativo che appartengono alla  letteratura,  alla musica, alle  arti  figurative,   all’architettura,   al   teatro   ed  alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione.

Con l’art. 2, la Legge sul diritto d’autore prosegue elencando le opere tutelate dalla normativa sul diritto d’autore. Tuttavia questo elenco è solitamente considerato a mero titolo esemplificativo. La protezione prevista dal diritto d’autore infatti può coprire anche altre opere, differenti rispetto a quelle elencate.

Se vuoi approfondire, nella pagina “Copyright e Diritto d’Autore” troverai maggiori informazioni sulle tipologie di opere protette dal diritto d’autore. 

Copyright e diritto d’autore: differenze

Quando si parla di diritto d’autore è molto frequente imbattersi nel termine copyright. 
Copyright e diritto d’autore, infatti, sono spesso utilizzati con lo stesso significato. Tuttavia i due termini non sono sinonimi. 

Copyright si riferisce alla normativa statunitense. Più precisamente significa diritto di copia sull’opera, o “right to copy”.

Diritto d’autore invece fa riferimento alla legge italiana sul diritto d’autore (legge n. 633/1941), di cui abbiamo brevemente accennato in questa sede. 

Per maggiori informazioni sulla differenza tra diritto d’autore e copyright puoi visitare la pagina Copyright e legge sul diritto d’autore

Diritto d’autore: il deposito dell’opera presso la SIAE

Il diritto di autore su un’opera d’ingegno nasce automaticamente con la creazione dell’opera stessa. Sia essa una canzone, il rendering per una nuova casa, un quadro, un libro o un software.
Risulta quindi importante capire che non è necessario registrare un’opera per ottenere il diritto d’autore sulla stessa. Questo diritto nasce naturalmente con la creazione dell’opera stessa.

Il significato dell’operazione di deposito

L’esigenza di dover depositare l’opera presso un ente apposito potrebbe quindi sembrare controintuitiva. Risulta però importante quando si comprende che non è sempre semplice dimostrare la paternità su di un’opera. Di conseguenza è difficile anche rivendicare il relativo diritto sull’opera stessa.

Ecco perché diventa fondamentale poter avere una prova incontrovertibile che attesti la paternità e dimostri l’esistenza dell’opera in una data certa.
Per questo è sempre consigliabile depositare l’opera presso SIAE, specialmente quando l’opera non è ancora stata pubblicata ed è quindi inedita.

Per maggiori informazioni sul servizio di deposito di opera inedita, consulta la nostra pagina “Copyright di Opera Inedita” 

La tutela del diritto d’autore su internet

La tutela del diritto d’autore su un’opera è garantita in qualsiasi forma e modo essa sia pubblicata, diffusa o disponibile. Ciò significa che la tutela si estende anche a quei testi, quelle immagini, quei disegni e quelle foto che si trovano “disponibili” in rete. 
I diritti conferiti dalla legge sul diritto d’autore riguardano anche tutto ciò che viene pubblicato online.

Disponibilità non significa gratuità. Questo è un punto molto importante.  Spesso infatti trovare liberamente testi, immagini o video su internet ci porta a credere che quel materiale sia di pubblico dominio, non protetto da alcun vincolo, e che di conseguenza chiunque se ne possa appropriare liberamente.
Il diritto d’autore è un tema molto delicato e complesso. Per questo è necessario rivolgersi a professionisti che conoscono il mercato – non solo per un’opera che si vuole tutelare, ma anche per capire come poter utilizzare opere altrui.

Diritti d’autore: diritti di utilizzazione economica e diritti morali

I diritti d’autore si distinguono in due grandi categorie: i diritti di utilizzazione economica ed i diritti morali.

Diritti di utilizzazione economica

Per quanto attiene i diritti economici, la legge distingue, a seconda del tipo di opera, tra diritti primari e diritti secondari o connessi.

I diritti primari sono quelli che vengono conferiti alle opere che godono di una protezione piena del diritto d’autore. I diritti connessi sono invece diritti che si “aggiungono” ai diritti principali e che hanno una portata o una durata minore.

Esistono poi i diritti “sui generis” che riguardano alcuni tipi di opere, in particolare le banche dati.
In questo momento noi ci occupiamo dei diritti primari.

I diritti primari conferiscono all’autore dell’opera il diritto di:

  • pubblicare ed utilizzare l’opera in ogni forma e modo;
  • riprodurre l’opera, moltiplicandola con qualsiasi mezzo;
  • eseguire, rappresentare o recitare in pubblico;
  • diffondere, con mezzi di diffusione a distanza;
  • distribuire e commercializzare con qualsiasi mezzo;
  • tradurre, elaborare, trasformare l’opera;
  • noleggiare;
  • dare in prestito.

Tutti i diritti riservati: all rights reserved

Molto spesso, accanto al titolo di un’opera o nei ‘credits’ ci imbattiamo nell’espressione ‘Tutti i Diritti Riservati’ – All Rights Reserved. Si tratta di fatto di una dicitura il cui uso è simile a quello della -C di copyright. Quando tutti i diritti sono riservati al titolare, nessun altro soggetto può usufruire di quell’opera per le utilizzazioni di cui sopra senza ottenere il consenso del titolare e senza corrispondergli il relativo compenso. 

A fianco di questi diritti, che regolano gli aspetti economici dello sfruttamento dell’opera, esistono poi i diritti morali dell’autore.

Diritti morali

Il diritto morale è il diritto di essere riconosciuto come autore di un’opera, e di impedire che altri possano modificarla senza il suo consenso.

L’art. 20 della legge sul diritto d’autore prevede che

«l’autore conserva il diritto di rivendicare la paternità dell’opera e di opporsi a qualsiasi deformazione, mutilazione od altra modificazione, ed a ogni atto a danno dell’opera stessa, che possano essere di pregiudizio al suo onore o alla sua reputazione».

Il deposito dell’opera presso un ente (in Italia la SIAE) che ne certifichi la paternità è quindi fortemente consigliato per evitare plagi o altri abusi.

Per quanto alcuni autori cerchino di portare a termine la procedura di deposito autonomamente, nella maggior parte dei casi è opportuno rivolgersi ad un consulente, visto che l’operazione può risultare molto complessa.