Puoi tutelare efficacemente la tua app occorre l’aiuto di un esperto.

Qui di seguito trovi elencati gli argomenti principali sulla materia per aiutarti a fare chiarezza.

  1. Applicazioni: come si proteggono?
  2. Il contratto di Sviluppo Software
  3. Brevetto: quando brevettare un’app?
  4. Proteggere il codice: la tutela del copyright
  5. Nome e layout grafico: registrare il marchio e il design può fare la differenza
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Applicazioni: come si proteggono?

Un’applicazione, o programma applicativo, consiste in un software installato su un dispositivo, ad esempio un pc o uno smartphone, che permette all’utente di svolgere una determinata funzione, tramite semplici comandi resi attraverso un’interfaccia grafica.
Al momento, non esiste una tutela specifica per le applicazioni web o mobile, che possono svolgere funzioni o avere caratteristiche molto diverse l’una dall’altra.
Si ricorre pertanto a diverse tipologie di tutela, a seconda dei casi, al fine di proteggere singolarmente ogni particolarità della propria app.
Vediamo insieme quali sono le tutele da considerare.


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Il contratto di Sviluppo Software

Lo sviluppo di un’applicazione può richiedere competenze tecniche e informatiche avanzate. Competenze che spesso il soggetto ideatore, sia esso un privato o una società, non possiede.
L’unica soluzione, in questi casi, è di instaurare collaborazioni con software developer o web agency specializzate, che possano tradurre in un codice la propria idea.
Questo però implica condividere dati e informazioni sulla soluzione pensata, per cui è molto importante impostare la collaborazione con un solido contratto alla base.
In questa prima fase, in cui ci si approccia ad uno sviluppatore, i contratti principali da tenere in considerazione sono:

  • NDA (Non Disclosure Agreement, o accordi di riservatezza) utili in una prima fase in cui si vuole condividere informazioni senza correre il rischio che le informazioni vengano copiate, rubate o pubblicate senza il proprio consenso.
  • Contratto di Sviluppo Software, necessario una volta scelto il collaboratore, questo contratto è indispensabile per delimitare correttamente il lavoro da svolgere ma soprattutto per stabilire a chi spettano i diritti su quanto verrà sviluppato.

Gli avvocati di Ufficiobrevetti.it hanno una lunga esperienza nel campo della tutela dei software e possono offrire assistenza nella redazione di contratti più idonei alla tua strategia di business.


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Brevetto: quando brevettare un’app?

Il Brevetto è senza dubbio una tutela molto forte in quanto permette di tutelare la funzione o le funzioni svolte dal software.

Un’applicazione è brevettabile solo se genera un effetto tecnico. Non è facile dare una definizione di effetto tecnico: in breve, si intende un effetto che va oltre il normale funzionamento della macchina. Un esempio potrebbe essere un software che permette di ottimizzare il funzionamento interno di un computer.

Nel caso di una App, questo effetto tecnico è più difficile che ci sia, ma non è sempre da escludere a priori.

Infatti, se esiste, il brevetto è sempre un’ipotesi da consigliare perché offre una tutela molto ampia che si estende alle funzioni tecniche svolte dal programma e non si limita all’App così come è stata disegnata in concreto.Valutare quindi se sia possibile brevettare un’applicazione è necessario anche se piuttosto complesso. Per questo il consiglio è di affidarsi ad esperti come quelli di Ufficiobrevetti.it, che analizzeranno l’app e valuteranno la sua brevettabilità.


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Proteggere il codice: la tutela del copyright

Il copyright, o meglio il diritto d’autore, tutela il codice del programma così come è scritto.

Rispetto al brevetto è una tutela più limitata in quanto permette di proteggere il programma nel modo esatto in cui è stato scritto e non in modo più ampio per le sue funzioni.

Ciò nonostante, la tutela del diritto d’autore può fornire molti vantaggi, sia in termini di sicurezza che in termini economici.

Il diritto d’autore si acquisisce con la sola creazione dell’opera creativa e originale, indipendentemente da depositi o registrazioni, tuttavia il deposito del codice è sempre consigliabile, sia perché molto economico, sia e soprattutto perché offre una data certa e un parametro oggettivo di comparazione che sono indispensabili in una causa di contraffazione, anche ai fini del calcolo del risarcimento del danno.

Il deposito del codice presso la SIAE è quindi molto consigliato.

Il software si può depositare, con due procedure completamente diverse, sia prima della sua pubblicazione sia, nel caso in cui sia già stato pubblicato, attraverso la registrazione presso il Pubblico Registro Software.


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Nome e layout grafico: registrare il marchio e il design può fare la differenza

Un’applicazione è sempre collegata ad un’icona che la rappresenta, e spesso anche ad un nome.

Questi elementi rappresentano uno dei valori principali dell’App e devono essere assolutamente tutelati attraverso la registrazione del marchio che consente di ottenere il diritto di utilizzo esclusivo di usare l’icona e/o il nome nel territorio e per i prodotti e servizi di  interesse.

Nel caso in cui l’applicazione abbia un layout grafico particolarmente innovativo dal punto di vista estetico, è inoltre utile prendere in considerazione la registrazione del design.

Questa è una tutela che spesso viene sottovalutata, ma permette di proteggere uno degli aspetti più caratteristici e più riconoscibili della propria app, tra cui le sue schermate, le icone interne, i segni grafici.


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NFT e Smart Contract

Oltre alle applicazioni, negli ultimi anni stiamo assistendo alla diffusione di nuovi e innovativi strumenti tecnologici: gli NFT.

Un NFT è un codice che include uno smart contract, il quale regolamenta le condizioni alle quali vengono trasferiti, tramite NFT, i diritti sul bene digitale collegato al NFT.

Chi acquista un NFT non acquista il bene digitale – ad esempio l’opera d’arte – linkato dal NFT ma i diritti connessi a detto bene digitale, nella misura in cui sono specificati all’interno del NFT stesso.

Ciò significa che chi è interessato ad acquistare NFT deve necessariamente essere consapevole di quali sono i diritti che sta comprando. Questa conoscenza si può acquisire solo attraverso un’attenta analisi del NFT e dello smart contract in esso incluso.

I professionisti di Ufficiobrevetti.it possono assisterti nell’analisi e la valutazione legale degli NFT e smart contract e in particolare per quelli legati al mondo dell’arte.

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