WIPO PROOF: il nuovo servizio online per proteggere assets digitali

Il 27 maggio 2020 la World Intellectual Property Organization (WIPO), ovvero la massima autorità che si occupa di proteggere la proprietà industriale ed intellettuale, ha presentato WIPO PROOF, un nuovo servizio online che ha lo scopo di costituire una prova non falsificabile dell’esistenza di un file digitale in un determinato momento. Caricando un file sul sito https://wipoproof.wipo.int/, e pagando […]

wipo proof

Il 27 maggio 2020 la World Intellectual Property Organization (WIPO), ovvero la massima autorità che si occupa di proteggere la proprietà industriale ed intellettuale, ha presentato WIPO PROOF, un nuovo servizio online che ha lo scopo di costituire una prova non falsificabile dell’esistenza di un file digitale in un determinato momento.

Caricando un file sul sito https://wipoproof.wipo.int/, e pagando una somma molto modesta, l’utente riceverà il WIPO PROOF token, una vera e propria “impronta digitale” del file recante data e ora, che dimostra l’esistenza di quel file in quel determinato momento.

Il servizio vuole essere un ulteriore aiuto per tutti coloro che vogliono proteggere e tutelare i propri assets digitali, ma attenzione, il sistema non sostituisce certo i brevetti, i marchi ed i design che restano e sono gli unici strumenti validi per potere proteggere le invenzioni, i marchi, i modelli e disegni.

WIPO PROOF è pensato per quelle opere che non possono godere della tutela accordata ai titoli di proprietà industriale di cui abbiamo appena detto, ma che sono protetti dalla legge sul diritto d’autore o da altri diritti non titolati.

Meglio ancora, il sistema introdotto da WIPO è utile ogni qualvolta si voglia dare una data certa e riconoscere una paternità ad un’opera o ad un lavoro.

Infatti tra le opere caricabili sul sistema vengono elencati:

  • segreti commerciali
  • lavori creativi (audio, video, lavori letterari)
  • lavori artistici (pattern, textile, lavori di architettura)
  • schemi tecnici, piani, progetti
  • Codice di programma
  • Ricerche (rapporti, note di laboratorio)
  • Algoritmi, sequenze genetiche
  • Documenti firmati digitalmente (contratti, lettere, certificati)

Il direttore generale di WIPO Francis Gurry ha dichiarato:

«In un’economia globale altamente dinamica dove il valore è sempre più basato su un’attività umana resa possibile da tecnologie digitali e big data, diventa cruciale essere in grado di provare che si era in possesso delle proprie proprietà intellettuali digitali. WIPO PROOF aiuta innovatori e creatori a proteggere al meglio i loro output digitali e rappresenta un significativo passo in avanti nell’espansione della suite dei servizi di WIPO che vogliono incontrare i bisogni dell’economia digitale».

Il sistema è interessante ma non deve essere sopravvalutato.

Va utilizzato solo nei casi in cui può avere una qualche utilità, ricordandoci che la data certa può essere ottenuta anche con strumenti diversi che non implicano il dovere caricare il proprio lavoro su una piattaforma online, per quanto autorevole quale quella della WIPO, ma ricordandoci soprattutto che questo sistema non sostituisce la protezione offerta dal brevetto, dal marchio e dal design registrato.

Per maggiori informazioni si rimanda al Comunicato Stampa WIPO

Per conoscere meglio la WIPO leggi il nostro articolo